La cervicale è quella parte della colonna vertebrale che parte dalla base della testa e arriva nel punto dove il collo si unisce al tronco. È costituita da sette vertebre cervicali, ove strutture muscolo tendinee hanno interazioni con essa e altre parti del corpo come il capo e le spalle. Se la notte hai un sonno disturbato e al mattino ti svegli con dolori cervicali, rigidità e mal di testa, non puoi dare la colpa alla posizione in cui dormi, poiché è accertato che il nostro corpo è in grado di attuare (anche nel sonno) tutte le strategie biomeccaniche (posizioni del corpo) necessarie a rimanere in assenza di dolore o per lo meno di diminuire il sintomo.
Le domande più frequenti dei nostri pazienti affetti da questo tipo di problematica sono più o meno sempre le stesse.
- C’è una posizione in cui dormire per poter sfiammare la mia ernia cervicale?
- Quando appoggio la testa sul cuscino mi fa male la cervicale, come posso fare?
- Quando mi distendo sul letto mi fa male la nuca il collo ed il trapezio fino ad arrivare alla scapola come posso fare?
- Ho una contrattura al trapezio che non mi fa risposare, come posso sfiammarla?
- Al mattino ho sempre dolori al collo e alla testa; dolori che di sottofondo mi porto per tutta la giornata come fare?
- Sarà il caso di cambi materasso e cominci ad usare un cuscino per la cervicale?
Come accennato prima, quando i muscoli e le vertebre cervicali sono in buono stato, i meccanismi e le posizioni che si assumono durante il sonno non sono un problema e si è in grado di riposare tranquillamente.
Altresì i sintomi dolorosi, mal di testa, vertigini, rigidità ecc. possono essere indice di diverse patologie, come la cervico-brachialgia, artrosi cervicale, ernia del disco o semplicemente stati infiammatori o contratture da postura o da sollecitazione meccanica, quest’ultima riconducibile allo stile di vita.
Ne consegue che individuare la causa del problema è fondamentale, dopo di che si attua un percorso terapeutico e riabilitativo a 360°.
Questo è possibile attuando tre fasi:
La prima fase è quella che ci permetterà di controllare l’infiammazione ed il dolore attraverso le terapie fisiche strumentali antalgiche (contro il dolore) e anti infiammatorie (contro l’infiammazione)
La seconda fare è quella che ci permetterà il recupero dell’articolarità e del movimento, si intensificano le tecniche di terapia manuale, si riduce la terapia fisica strumentale e si introduce l’esercizio terapeutico per la riabilitazione funzionale.
La terza fase ha come obiettivo la stabilizzazione e il miglioramento delle performance motorie. La fisioterapia ha la sua più alta finalità nel portare il paziente ad avere una condizione fisica nettamente migliore rispetto a quella precedente alla patologia.