Rieducazione posturale individuale

Spesso e volentieri siamo portati a pensare che il corpo umano, sia un insieme di parti anatomiche a sé stanti, non connesse tra loro , questo è il più grosso errore che si può fare in presenza di un disagio fisico all’apparenza localizzato in un distretto corporeo.

E’ un errore perciò pensare, ad esempio, di curare un’ epicondilite agendo solo sul gomito, o di curare una lombalgia agendo solo sulla schiena……..
Infatti dovremmo prima di tutto cambiare la visione delle cose.

Per questo, per far maggior chiarezza immaginiamo che i muscoli che compongono il nostro corpo siano disposti come le tegole di un tetto, insieme, infatti vanno così a formare le cosiddette “catene muscolari”.

Si! CATENE MUSCOLARI si parte proprio da questo concetto che ci permette di asserire che l’azione di un muscolo non resta mai fine a se stesso.

Ad esempio è impossibile pensare che l’azione del muscolo trapezio (che ricopre le vertebre cervicali e dorsali e si inserisce sulle spalle) non influisca anche sul deltoide (spalla) o sui quadrati dei lombi (parte bassa della schiena).

La caratteristica fondamentale dei nostri muscoli è quella di poter accorciarsi (contrarsi) e di tornare nuovamente allo stato inziale (allungarsi). Questo è un lavoro continuo ora dopo ora, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.

A lungo andare però, i muscoli possono lentamente perdere questa capacità con la conseguente perdita funzionale anche se parziale di uno o più muscoli.

La perdita funzionale più o meno marcata di un muscolo comporta un affaticamento dei muscoli circostanti costretti a vicariarne l’azione con un inevitabile meccanismo a “cascata” che inevitabilmente interesserà tutta la catena muscolare, ossa e articolazioni comprese.

Questo meccanismo è definito di compenso che si può protrarre per anni fino a che la struttura muscolo-scheletrica impossibilitata a compensare ulteriormente segnalerà lo stato di sofferenza con un dolore più o meno localizzato.

Ora il soggetto affetto da una sintomatologia dolorosa si recherà dal medico curante o dallo specialista e con lastre o risonanze alla mano, affiderà il paziente ad un fisioterapista specializzato in “Rieducazione Posturale” che eseguirà immediatamente un’ attenta valutazione posturale, portando in evidenza gli effettivi disordini posturali del paziente in questione.

In Fisiolife Therapy Il fisioterapista esegue la valutazione posturale sopra citata attraverso un’ attenta osservazione del paziente, eseguendo dei semplici test funzionali, ed avvalendosi di metodiche strumentali all’avanguardia come esami: Baropodometrici – Stabilometrici – Screening posturale computerizzato.

( per maggiori informazioni circa gli esami sopra elencati consulta lo spazio a loro dedicato sul sito Fisiolife Therapy )

CONCLUSIONI: La ginnastica posturale si differenzia nettamente dalla ginnastica dolce, dallo yoga e dal pilates perché è una vera e propria terapia sanitaria individuale a tu per tu con il terapista che guida il paziente durante la seduta, facendogli assumere posizioni di auto allungamento (messa in postura) e guidandone la respirazione, per detendere i muscoli accorciati liberandoli dalle tensioni e riattivando quelli addormentati.

I metodi più utilizzati di rieducazione posturale sono il “Mezières” e il “Souchard” entrambi di provenienza europea e prendono il nome dai loro fondatori.