TAPING NEUROMUSCOLARE

E’ una tecnica terapeutica che consiste nell’applicazione sulla cute di un nastro adesivo elastico, non contenentetaping1
alcun principio attivo (=farmaco), con lo scopo di determinare una stimolazione dei recettori cutanei e di quelli sottostanti. L’azione a livello cutaneo si ripercuote sul sistema muscoloscheletrico, ma anche sugli organi interni, con un effetto terapeutico diretto a livello locale e per via riflessa a distanza. Viene pertanto considerata una tecnica correttiva dal punto di vista meccanico. E’ una pratica aggiuntiva rispetto alle altre tecniche riabilitative, siano esse manuali o strumentali. La loro combinazione facilita, infatti, il raggiungimento degli obiettivi terapeutici prestabiliti in tempi abbreviati, in qualsiasi ambito di applicazione (neurologico, ortopedico e sportivo). In alcuni casi può però essere applicata anche come unica risorsa.

taping2

Il taping neuromuscolare è l’evoluzione del kinesiotaping, inventato nel 1973 dal Dr. Kenzo Kase. Fu divulgato in seguito dapprima negli USA e poi in Europa, dopo essere stato utilizzato nelle Olimpiadi di Seoul (1988). Solo però dal 2003 la metodologia del taping si sviluppa anche in Italia. Dapprima usato solamente nell’ambito sportivo, ad oggi è invece utilizzato per il 75% su persone non sportive, e il restante 25% su atleti.

PRINCIPIO BASE E METODI DI APPLICAZIONE

L’applicazione del nastro, tramite il sollevamento della cute, stimola i recettori più superficiali e quelli degli strati più profondi, che inviano stimoli di tipo propriocettivo (=percezione della posizione del proprio corpo nello spazio) ed esterocettivo (=sensibilità superficiali provenienti dall’esterno) al sistema nervoso centrale, determinando una risposta muscolare. Il nastro non limita il movimento della regione in cui viene applicato, ma anzi la sua azione viene favorita dallo stesso.

taping3

taping4Si differenzia da altri tipi di bendaggi per il metodo di applicazione, che si distingue principalmente in: decompressivo e compressivo. La scelta del tipo di applicazione si fa in base alla diagnosi, condizione del paziente, regione da trattare e obiettivo terapeutico.

Nel primo caso il nastro si applica sulla cute in posizione di allungamento. Viene pertanto utilizzato nella maggior parte dei casi sulla muscolatura ipertonica e contratta. Per una corretta applicazione del taping è fondamentale che esso segua le linee di maggiore elasticità cutanea, in modo da accentuare la formazione delle pieghe cutanee durante il movimento della regione interessata, le quali forniscono lo stimolo decompressivo e la conseguente normalizzazione del flusso sanguigno e linfatico locale. Nel secondo caso, invece, il nastro viene applicato sulla cute sopra il muscolo in leggera contrazione isometrica (=tensione muscolare ottenuta senza variazione di lunghezza del muscolo in questione). In tal modo il taping agisce favorendo la contrazione muscolare. Durante il movimento non si assiste alla formazione delle pieghe sopracitate, e ciò gli fornisce lo stimolo in compressione. Ciò riduce però il flusso sanguigno e linfatico nella regione in questione.

Sulla base di tale distinzione si può inoltre sfruttare l’elasticità in lunghezza del nastro, applicandolo con una diversa tensione (0-25-50-75%), per ottenere stimoli diversi, tutti con obiettivo di correzione meccanica. In tal caso si può agire sia a livello muscolare, come già visto, ma anche su tendini, legamenti, articolazioni e sistema sanguigno/linfatico. In quest’ultimo caso lo stimolo è sempre decompressivo, e le pieghe che si formano con il movimento favoriscono, attraverso il sollevamento della cute, una migliore circolazione e quindi il riassorbimento dei liquidi locali.

taping5Per quanto riguarda il colore del nastro non ci sono differenze né dal punto di vista qualitativo, né, di conseguenza, per l’effetto terapeutico che ne deriva. Secondo la cromoterapia però i colori aiutano il corpo a ritrovare il suo equilibrio naturale. Per esempio il giallo e il nero aiutano a stimolare le funzioni linfatiche, l’azzurro ha effetti lenitivi, e il fucsia eccitanti.

 

taping6

APPLICAZIONI

Agisce su cute, muscoli, articolazioni, sistema sanguigno e linfatico.

Nel caso in cui il nastro non viene applicato nel modo giusto, si possono avere effetti indesiderati, come per esempio l’aumento dei sintomi, come il dolore, e di conseguenza non viene raggiunto il fine terapeutico che esso si prefigge.
La sua corretta applicazione, invece, ad opera di personale qualificato, produce effetti benefici che riguardano i diversi distretti sopracitati.
Vediamoli nel dettaglio.

Cute

– stimolazione recettori cutanei, muscolari, articolari
– controllo e quindi riduzione dello stimolo doloroso

taping7bMuscoli

ripristino del giusto tono muscolare tramite, a seconda dei casi:
– riduzione della fatica muscolare
– riduzione dell’eccessiva contrazione muscolare
– aumento della contrazione muscolare
– riduzione eccessiva distensione muscolare

Articolazioni

– stabilizzazione e riallineamento
– aumento ROM (ampiezza di movimento)
– controllo e riduzione del dolore

 

Sistema sanguigno e linfatico

– aumento della circolazione sanguigna
– riduzione dell’infiammazione locale
– miglioramento del drenaggio linfatico

Da un punto di vista globale può agire anche, attraverso la combinazione di più applicazioni, per il miglioramento dell’assetto posturale.

taping8TEMPI DI APPLICAZIONE

I tempi di applicazione del taping possono variare da alcune ore a giorni in base a:
tipo di applicazione (decompressivo o compressivo), stadio di patologia (acuta, subacuta, cronica), e alle finalità operative del fisioterapista.
In media si mantiene per 3-4 giorni.
Nelle fasi acute si suole cambiarlo più frequentemente perché la condizione del paziente è continuamente in evoluzione. Laddove invece si devono soltanto mantenere i risultati raggiunti, l’applicazione può durare anche 7-10 giorni.
Anche il numero di applicazioni del nastro varia in base all’andamento della terapia stessa.

CONSIGLI PRATICI

Il paziente può fare la doccia senza paura che il nastro si stacchi.
Si consiglia però di asciugarlo dapprima tamponandolo con un asciugamano, e poi con l’aria tiepida di un asciugacapelli.

taping9bCome toglierlo

Il nastro deve essere rimosso con delicatezza nel senso della larghezza, senza essere strappato.
Bagnarlo con acqua o oli prima di toglierlo.
Se possibile rimuoverlo durante la doccia, tirandolo in direzione opposta a quella pilifera e mantenendo la pelle in tensione.

EFFETTI COLLATERALI

Non contenendo principio attivo non danno alcun effetto collaterale, ad eccezione di una possibile irritazione cutanea, ma solo in soggetti particolarmente sensibili.

CONTROINDICAZIONI

Non esistono controindicazioni per quanto riguarda l’età. Può essere infatti applicato su bambini, adulti, anziani e donne in gravidanza, anche se per queste ultime si osservano delle precauzioni riguardo la regione di applicazione del nastro. Si evitano infatti quelle sulla regione addominale.

taping10

Non può essere applicato su:

– ferite o ulcerazioni cutanee, oltremodo se infette
– cicatrici non ancora completamente chiuse

e in caso di:

– infezioni in atto
– tumori e metastasi
– grave lesione muscolare e tendinite da traumi acuti
– immediato postoperatorio
– problematiche vascolari quali: flebite, trombosi venosa ed edema da insufficienza cardiaca